Questo perché, la prima regola per dedicarsi ad un lavoro così appassionante ma complicato, è:
SEMPLIFICARE
Se qualcuno si prendesse la briga di analizzare tutte le ricette che ha nel cassetto, per categoria, si accorgerebbe che sono pressoché uguali. Della crema pasticcera, per esempio, possiamo trovare centinaia di ricette e si differenzierebbero, una dall'altra, per qualche grammo di zucchero o di uovo, per un amido piuttosto che un altro, e senza avere una conoscenza di base prenderemmo, ognuna di esse, come unica e insostituibile. Ma non è cosi, dobbiamo essere in grado di capire cosa stiamo facendo, capire la funzione degli ingredienti e la tecnica applicata, dopodiché potremo arrivare a formulare la nostra crema, e questa unica ricetta, sarà la nostra base. E cosa ci si fa con le basi? Tutto! Con una buona crema, cotta alla perfezione, possiamo elaborare tutti i dolci che vogliamo: farciture, bavaresi, mousse, semifreddi, ecc, possiamo veramente sbizzarrirci con la fantasia.
Ma prima di tutto, prima della creatività della fantasia, prima dimagnifici elaborati...prima di tutto si deve apprendere e assimilare l'ABC, che nel nostro caso comincia dalla C...
La CREMA
Fondamentalmente è un'emulsione a
caldo di un liquido (generalmente latte intero, ma anche succhi di frutta in caso di intolleranze
ai latticini) grazie all'azione di uova, zucchero e amidi, che la rendono densa e cremosa.
Per uova si intendono
generalmente i tuorl, che contenendo molta lecitina, sono degli ottimi
emulsionanti. Cosa significa: aiutano a rendere una miscela, che quasi
completamente è formata da acqua, stabile e cremosa. Si possano usare anche uova intere, però bisogna
compensare la lecitina mancante con
dell'amido. Va sempre rapportata la giusta quantita di zucchero, per scongiurare, in cottura, la formazione delle molecole che danno il caratteristico odore di zolfo
Lo zucchero apporta la dolcezza e ne determina la conservabilità.
Più zucchero si aggiunge e più sarà dolce e si conserverà nel tempo ma sarà anche più morbida e richiederà quantità maggiori di amido e di lecitina. Questo perché lo zucchero, in un impasto o in una miscela, si comporta come un liquido.
Più zucchero si aggiunge e più sarà dolce e si conserverà nel tempo ma sarà anche più morbida e richiederà quantità maggiori di amido e di lecitina. Questo perché lo zucchero, in un impasto o in una miscela, si comporta come un liquido.
L'amido si sceglie, in base all'utilizzo e al gusto personale: farina,
amido di frumento, amido di riso, amido di mais (maizena). Non si utilizza la fecola perché ha delle molecole inadatte alle creme.
Il latte, ovviamente, deve essere un buon latte intero, possibilmente fresco. E' buona norma integrare una piccola parte di panna per alzare la percentuale di grassi, molto importanti per ottenere una crema morbida e gustosa.
Non dimentichiamo il sale e gli aromi: il primo, in piccola percentuale, esalta e rafforza i sapori, gli aromi donano alla crema il suo gusto ricco e rotondo che non deve essere assolutamente quello di uovo.
Sì può cuocere in diversi modi: sul fornello, in microonde.
Nel
microonde: basta miscelare tutto insieme partendo dalle uova con lo
zucchero, poi l'amido e per finire il liquido, poco per volta, evitando la formazione di grumi. Si cuoce a
massima potenza, mescolando di tanto in tanto, soprattutto nella fase
finale. Se si ha un termometro è pronta quando raggiunge gli 85°C e ha una buona densità. Tempo totale, per 1 litro di latte, circa 10 minuti.
Sul fornello: si mette il liquido a bollire e
quando si alza la schiuma, si butta dentro la miscela montata di uova,
zucchero, amido, sale e aromi. Non si mescola fino a quando non riprende il bollore,
dopodiché si mescola per bene e si toglie dal fuoco, la si lascia riposare per ulteriori 2
minuti, si mescola nuovamente e si fa raffreddare.
Per raffreddarla: bisogna
stenderla su un vassoio largo il più sottile possibile e coprirla
con della pellicola trasparente direttamente a contatto. Appena il calore intenso è passato, la si mette in frigorifero fino a totale raffreddamento.
A causa della molta acqua non dura più di due/tre giorni, ma se la si raffredda molto rapidamente, può durare anche un paio di giorni in più. Se si nota una separazione di liquido (sineresi) significa che l'abbiamo fatta cuocere troppo a lungo. Infatti non si devono mai passare, una volta unita la miscela al liquido, i 90°C se si utilizza la farina e 85°C per gli amidi.
A causa della molta acqua non dura più di due/tre giorni, ma se la si raffredda molto rapidamente, può durare anche un paio di giorni in più. Se si nota una separazione di liquido (sineresi) significa che l'abbiamo fatta cuocere troppo a lungo. Infatti non si devono mai passare, una volta unita la miscela al liquido, i 90°C se si utilizza la farina e 85°C per gli amidi.
RICETTA BASE
0.8 LT LATTE INTERO
0.2 LT PANNA
0.2 LT PANNA
200 GR TUORLO (N.12)
400 GR ZUCCHERO
90 GR AMIDO DI MAIS O DI RISO
400 GR ZUCCHERO
90 GR AMIDO DI MAIS O DI RISO
1 STECCA DI VANIGLIA
2 GR DI SALE
Questa base si può aromatizzare con cioccolato, paste aromatiche, nescafè ecc. prima di raffreddarla e una volta fredda la si può utilizzare come ingrediente portante per numerose preparazioni come: semifreddi, bavaresi, creme al burro, mousse, e tanto altro, oltre alla classica farcitura di torte e pasticcini.
Naturalmente bisogna farla alla perfezione! Prima di avventurarsi nella costruzione di dolci più complessi è indispensabile padroneggiare la ricetta base. Esattamente come una casa, con delle buone fondamenta si possono dormire sonni tranquilli.
Le nozioni da aggiungere sarebbero molte, e le aggiungeremo, e per qualsiasi domanda, dubbio, integrazione, approfittate dei commenti in modo da rendere il post sempre più completo ed esplicito.
Fabio
Ciao! Non so se tu legga ancora questo blog, mi ricordo di te dai tempi di cookaround. Peccato abbiano cancellato il forum! Ho fatto ora la crema, è sempre stata la mia ‘bestia nera’. Col microonde mi sono trovata molto bene, speriamo sia venuta! Ma nella pasticceria professionale si utilizzano anche additivi stabilizzanti o emulsionanti o altro per mantenere la crema perfetta? Grazie e buon anno
RispondiEliminaCiao, piacere di vederti in questa landa desolata: il blog è in attesa di tempi migliori, ora il lavoro mi assorbe ma comunque è attivo e sempre monitorato.
EliminaSono contento tu abbia provato la crema, vedrai che in poche volte raggiungerai la perfezione e per quanto riguarda le pasticcerie, devi sapere che il mondo della crema spazia da chi la fa con semilavorati e semplicemente unisce polveri e liquidi in planetaria, a chi invece la fa da zero. Il gusto cambia notevolmente, noi facciamo esattamente quella che ho scritto sopra, ovviamente con un cuocicrema che tecnicamente è solamente un grosso pentolone che scalda e miscela in automatico 60 kg di crema. Fase importante è anche il raffreddamento veloce, permette di mantenerla sana e gustosa più a lungo, inoltre se usi amido di mais avrai una crema più sostenuta e budinosa, con amido di riso sarà più morbida e setosa mentre se miscelati a piacere otterrai diverse consistenze tra cui scegliere la preferita.
Divertiti e fammi sapere se ti va, ciao.
Fabio (Superciock)
Non riesco ad accedere con Google e vorrei salutarti non da anonimo, grazie da Lucia
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