Tanti anni fa partecipai ad un corso sul cioccolato, quasi per caso, e da allora fu amore a prima vista, tanto da farlo diventare il mio mestiere. Sono fortunato, la passione per il mio lavoro mi aiuta ad attraversare tutte le avversità, pure la CRISI che ci sta distruggendo. E come dice mio figlio, i miei dolci sono buoni perché ci metto l'ingrediente segreto: l'amore!
Quindi condivido con voi qualche nota sul cioccolato, chissà che qualcuno non ne rimanga folgorato!
IL
CIOCCOLATO
ANALISI DEL
CIOCCOLATO, CONDIZIONI OTTIMALI, ATTREZZATURA INDISPENSABILE, LA
TEMPERA (O PRECRISTALLIZZAZIONE), LA CONSERVAZIONE.
Il cioccolato, come
lo conosciamo, è composto da: zucchero, pasta di cacao e burro di
cacao. Nel cioccolato al latte c'è l'aggiunta di latte in polvere.
Il cioccolato
bianco, invece, non ha il cacao.
Quando si acquista
del cioccolato notiamo delle percentuali che si riferiscono al
contenuto di cacao e suoi derivati, ovvero per una tavoletta di
cioccolato fondente al 45% di cacao noi abbiamo i seguenti elementi:
- 55% di zucchero
- 30% burro di cacao
- 15% cacaolecitina di soia.
Lo zucchero oltre
alla dolcezza apporta morbidezza e conservabilità, il cacao apporta
il colore caratteristico, il sapore e il profumo, mentre il burro di
cacao è l'elemento più importante ovvero quello che dà la fluidità
necessaria alle varie lavorazioni.
Per lavorare con il
cioccolato abbiamo bisogno di un ambiente che abbia una temperatura
costante di 20-22° C, senza correnti d'aria, possibilmente senza
umidità.
Fasi del lavoro:
fusione del cioccolato, pre-cristallizzazione (o tempera del
cioccolato), lavorazione, raffreddamento, conservazione.
Fusione: a
bagno-maria (sconsigliato), in forno tiepido, in microonde.
Pre-cristallizazione:
sul tavolo, per inseminazione, diretto(microonde).
Raffreddamento:
serve un ambiente di 8-10° C piu freddo del locale in cui lavoriamo
per evitare sbalzi termici.
Conservazione: al
riparo da odori, luce, calore e umidità.
LA
TEMPERA
Metodo 1:sul tavolo.
Questo è il metodo
più classico. Si inizia sciogliendo il cioccolato ad una temperatura
di 45° C per il fondente o 40°C quello il latte.
Poi si versano 2/3
della massa su di un tavolo di marmo o di acciaio e si abbassa la
temperatura spatolando in continuazione. Quando si raggiunge una
temperatura di circa 27°C e il cioccolato si inspessisce come una
crema, si riuniscono le due masse, si amalgamano per bene e si passa
alla lavorazione.
La temperatura che
abbiamo ottenuto è di circa 32°C ed è la giusta temperatura da
ottenere. Se è più caldo, bisogna ripetere l'operazione con un po'
di cioccolato.
Metodo 2: per
inseminazione.
Si fonde il
cioccolato alla medesima temperatura scritta sopra e si lascia
riposare il cioccolato affinchè si raffreddi fin verso i 35°C. A
questo punto si aggiunge una percentuale del 10% di cioccolato
tritato finissimo, si lascia riposare qualche minuto , e si amalgama
bene facendo sciogliere il cioccolato aggiunto. La temperatura deve
risultare come sopra.
Metodo 3: diretto.
Si scioglie il
cioccolato tritato molto fine direttamente a microonde, a media
potenza, fino a raggiungere la temperatura di 32-33°C.
PERCHE'
SI TEMPERA IL CIOCCOLATO?
Perchè il burro di
cacao è formato da 6 tipi di cristalli diversi, ognuno dei quali
scioglie e si rassoda a diverse temperature, ma soprattutto una volta
sciolti, non sono in grado di tornare com'erano prima a meno che non
si intervenga noi alle giuste temperature e con i giusti metodi.
E
SE NON LO TEMPERO?
Il nostro cioccolato
risulterà opaco, macchiato, non si staccherà dagli stampi, e
sbiancherà molto in fretta per via dei cristalli non fissati che
affioreranno in superficie.
Molte parole, ma il
lato pratico aiuterà a capire meglio.
Temperare il cioccolato
significa fonderlo e riportarlo alla temperatura di utilizzo che è
circa di 31°C. Il cioccolato è formato da zucchero, burro di cacao
e cacao(latte in polvere in aggiunta se è cioccolato al latte).
L'ingrediente che rende fluida la massa è il burro di cacao. Il
cacao da sapore, aroma, profumo e colore. Lo zucchero lo rende
gustoso e morbido. Quello che ci interessa maggiormente è il burro
di cacao. Quello che le industrie spesso e volentieri sostituiscono
con grassi meno nobili ma più economici. Ed è la sostanziale
differenza tra i due che rende diversa la lavorazione. Mentre per il
surrogato è sufficiente fondere la massa a 45° C e ricoprire quando
si arriva a 32° C, per il burro di cacao non è così semplice.
Infatti quest'ultimo è composto da 6 diversi cristalli, ognuno di
essi scioglie e solidifica a diverse temperature, dai 25 ai 45° C.
Il problema è che raffeddandosi da solo, i cristali non sono più in
grado di concatenarsi come erano in origine, ecco il motivo per cui
una volda duro sarà opaco, striato e per niente croccante. Quindi,
per ovviare a tutto ciò, dobbiamo pre-cristallizzare il cioccolato.
In pratica, una volta sciolto il cioccolato (consiglio con il
microonde, media potenza ad intervalli di 1 minuto. ogni intervallo
bisogna mescolare, anche quando è ancora duro, infatti il calore sta
già agendo dall'interno) a 45° C, dobbiamo versare 2/3 su un
tavolo, preferibilmente di marmo e continuare a spatolare, in un
verso e nell'altro, facendolo impastare continuamente, in maniera che
la temperatura possa scendere fino a circa 27°C. Tene accorgi quando
comincia a diventare cremoso. Con un termometro è meglio,
soprattutto le prime volte. Quando ci sei, riunisci la massa
raffreddata con il cioccolato caldo restato nel contenitore e
amalgami molto bene. Se hai fatto bene, il cioccolato è
pre.cristallizzato, o temperato. Ora lo puoi utilizzare. Attenzione
che scendendo la temperatura tende a diventare spesso e ad indurirsi,
quindi devi stare in ambiente caldo, almeno 22° C. Frapponi tra il
contenitore e il tavolo un panno di lana e quando vedi che si
indurisce dai un colpetto, 20 secondi di microonde, amalgami bene e
procedi. Oppure tieni a portata di mano un phon per capelli e soffi
per 30 secondi sulla superficie, amalgami bene e procedi. Oppure
sciogli un po' di cioccolato a 45° e man mano lo aggiungi, amalgami
e procedi. Il bello del cioccolato temperato, è che è in grado di
legare a se i cristalli non temperati e di renderli tali.Quindi se
aggiungi cioccolato fuso nel cioccolato temperato, amalgamando si
sistema da se. Succede in pratica, che raffreddandosi e col movimento
della lavorazione, i cristalli diventino troppi e troppo grossi, per
cui un po' di calore o un' aggiunta di cioccolato fuso scioglie i
cristalli in eccedenza.
Un altro metodo consiste nel fondere e raffreddare in un bagno maria di acqua fredda continuando a mescolare fino ad arrivare a 30° C. Bisogna fare attenzione che non vada neppure una goccia di acqua nel cioccolato, ci vuole un po' di tempo, soprattutto per le grosse quantità, ma è fattibile.
Un altro metodo consiste nel tritare il cioccolato molto piccolo, con un mixer magari, e con l'ausilio del microonde regolato a non più di 500W, 20 secondi per volta mescolando ogni volta, si scioglie a non più di 32°C. L'ultimo intervallo dobbiamo avere il cioccolato in parte fuso e in parte no, girando un momento, essendo il cioccolato piccolo, si scioglie tutto. con un termometro si controlla la temperatura e se manca si da un altro piccolo colpetto. Non serve nessun altro intervento. é chiaro che si passa la temperatura bisogna fonderlo e temperarlo. questo è consigliato per le piccole quantità.
Un altro metodo consiste nel fondere e raffreddare in un bagno maria di acqua fredda continuando a mescolare fino ad arrivare a 30° C. Bisogna fare attenzione che non vada neppure una goccia di acqua nel cioccolato, ci vuole un po' di tempo, soprattutto per le grosse quantità, ma è fattibile.
Un altro metodo consiste nel tritare il cioccolato molto piccolo, con un mixer magari, e con l'ausilio del microonde regolato a non più di 500W, 20 secondi per volta mescolando ogni volta, si scioglie a non più di 32°C. L'ultimo intervallo dobbiamo avere il cioccolato in parte fuso e in parte no, girando un momento, essendo il cioccolato piccolo, si scioglie tutto. con un termometro si controlla la temperatura e se manca si da un altro piccolo colpetto. Non serve nessun altro intervento. é chiaro che si passa la temperatura bisogna fonderlo e temperarlo. questo è consigliato per le piccole quantità.